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Ardeatina, bonus per i rifiuti - Il Messaggero del 2 agosto del 2013

  • 02 Ago, 2013
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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Scontro e proteste in consiglio comunale dove si è discusso della nuova discarica sull'Ardeatina.

Il tavolo tecnico, presieduto dal prefetto Goffredo Sottile, resterà aperto fino a martedì. Secondo il progetto, ogni giorno dovrebbero passare circa 90 mezzi e per arrivare alla discarica utilizzerebbero il Raccordo anulare, limitando quindi il transito sulla Ardeatina. I camion sarebbero in movimento soltanto di notte. Ci sarà l'esenzione dalla Tares (la tariffa sui rifiuti) e forse anche dall'Imu per gli abitanti più vicini al sito. Nuove proteste, bloccata ancora l'Ardeatina. Olivo a pag. 37 Un dibattito infuocato, proteste rumorose fuori e dentro l'aula Giulio Cesare, ma alla fine di una giornata molto tesa, l'ipotesi di una discarica sull'Ardeatina è più concreta. Formalmente la decisione non è ancora presa, ma a dimostrazione del fatto che tutti sanno che non c'è alternativa a Falcognana, l'amministrazione pensa a dei bonus per i residenti, come ad esempio la cancellazione della tariffa sui rifiuti e forse anche dell'Imu. La posizione meno ostile del Comune è stata apprezzata anche dal ministero dell'Ambiente. Ieri, Andrea Orlando ha sentito al telefono Ignazio Marino, una chiacchierata cordiale, superando recenti incomprensione, che ha prodotto un risultato: il tavolo guidato da Sottile resterà aperto fino alla settimana prossima, probabilmente martedì. Qualche ora in più, insomma, rispetto alle 72 che Orlando aveva indicato per ottenere una risposta da sindaco e presidente della Regione. Il commissario accogliendo le tesi ha dato a tutti appuntamento per stamattina, una riunione d'urgenza per parlare della relazione con la quale si è scelta l'Ardeatina. Zingaretti spiega che vanno ancora studiate le carte, ma non pare essere contrario a Falcognana: «Lì c'è una discarica che già ospita rifiuti pericolosi, nessuno ci porterà il tal quale. Quindi non si parli di nuova Malagrotta». CAMION E TASSE Qualche incomprensione pare ci sia stata tra il sindaco e il suo assessore all'ambiente, sul ruolo dei tecnici del Comune che hanno fatto parte del tavolo di Sottile. In ogni caso, l'amministrazione sa che all'Ardeatina non c'è alternativa ragionevole e prova a rendere meno inaccettabile per gli abitanti di Roma sud la scelta. Il primo passo potrebbe essere fare chiarezza sui camion, un punto debole del progetto, per stessa ammissione della relazione finale di Sottile. Ogni giorno dovrebbero passare circa 90 mezzi (molto meno di quelli che per trent'anni hanno raggiunto Malagrotta) e per arrivare alla discarica utilizzerebbero il Raccordo anulare, limitando quindi il transito sulla Ardeatina. I camion sarebbero in movimento soltanto di notte, per evitare di far aumentare il traffico. C'è anche un provvedimento fiscale allo studio: esenzione dalla tarsu (la tassa sui rifiuti) e forse anche dall'Imu per gli abitanti più prossimi al sito di Ecofer. In aula lo scontro è stato molto acceso, in aula anche il sindaco, che però non ha preso parola. Alla fine la maggioranza approva una sua mozione, bocciando quella approvata dal consiglio municipale del IX e quella del M5S contrario a nuove discariche, sostenuta da tutta l'opposizione, con Sel che si è astenuta. L'assessore all'ambente Estella Marino interviene senza sbilanciarsi: «I criteri che guidano il nostro lavoro sono: garantire la salvaguardia del diritto di salute dei cittadini e della tutela dell'ambiente. Vogliamo abbandonare il tema delle mega discariche scegliendo siti di dimensioni ridotte dove confluirà soltanto il residuo del rifiuto trattato». Sui banchi dell'opposizione c'è Gianni Alemanno, contrario a qualunque discarica all'interno del Comune e con una proposta: impianto nel poligono della Difesa ad Allumiere, pronto i due o tre anni, e nel frattempo rifiuti in luoghi della provincia che già hanno una discarica come Bracciano e Colleferro. Secondo l'ex presidente del consiglio comunale Pomarici: «La Falcognana è una scelta scellerata». La maggioranza attacca: «L'emergenza è stata creata in 5 anni da Alemanno, il quale anziché impegnare le risorse di cui Ama disponeva per la differenziata e il trattamento dei rifiuti, pensava a parentopoli, alle super consulenze, all'acquisto di mezzi inutili, limitandosi a portare i rifiuti a Malagrotta, dove risparmiava tanti soldi». Il capogruppo Francesco D'Ausilio spiega: «Apporremo tutte le prescrizioni del caso affinché il sito prescelto assicuri tutte le garanzie ai cittadini, sia in termini di viabilità che di salute». Per Gianluca Peciola di Sel «la priorità è chiudere Malagrotta dopo trent'anni».

 

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