«Il problema si è posto con il passaggio dalla Tia, comunale, alla Tares, statale - spiega il sindaco Andrea Cereser -. In questo caso non era chiaro se potevano essere applicate le agevolazioni previste dal Comune per alcune categorie, tra cui le famiglie nelle quali vive una o più persone disabili. Per questo, nei mesi scorsi, Veritas ha spedito le bollette con la tariffa piena a tutti». La conseguenza è stata che alle famiglie che pagavano la tassa in forma ridotta sono state recapitate fatture con un ammontare più elevato, generalmente tra i 30 e i 70 euro, rispetto a quanto normalmente versato. «Alla fine è stato chiarito che anche alla Tares sono applicabili le tariffe ridotte, esattamente come accadeva con la Tia, se il singolo Comune decide di farsi carico della differenza - aggiunge il sindaco -. La nostra amministrazione ha quindi scelto di confermarle e si è fatta carico di comunicare agli aventi diritto che la differenza non dovuta nella rata precedente verrà restituita attraverso conguagli con le prossime bollette». A quasi duemila famiglie sandonatesi viene dunque riconosciuto il pagamento in forma ridotta della Tares e quindi, con le prossime bollette, godranno dello "sconto" a carico del Comune, relativo a parte della tassa versata con la fattura della prima rata dell'anno. Le comunicazioni, relative a 1.820 utenze che a vario titolo godono di agevolazioni, di cui 1.082 famiglie con presenza di persone disabili, sono già state spedite e dovrebbero essere recapitate all'inizio della settimana prossima. L'ex assessore al bilancio Andrea Seren Rosso "smonta" però l'operazione del sindaco Cereser: «Le agevolazioni erano già previste con la Tia, ma annullate con l'introduzione della Tares. L'amministrazione comunale non ha inventato nulla: l'unica differenza, rispetto alla Tia, è che la differenza è a carico del Comune che deve trovare un capitolo in bilancio. Con tutti i soldi che gli abbiamo lasciato non deve essere difficile».