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Tasi cancellata, c'è l'intesa tra governo e Comuni- Il Giornale

  • 13 Ott, 2015
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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Roma La legge di Stabilità si restringe.

Escluso definitivamente il ritocco alla normativa sulle pensioni, il governo si sta concentrando sull'eliminazione della Tasi e dell'Imu sulla prima casa. Cercando di evitare una bocciatura europea che sembra molto probabile. Ieri al Consiglio dei ministri c'è stato un primo giro di tavolo sulla «finanziaria» del 2016, che sarà approvata giovedì. Palazzo Chigi e ministero dell'Economia si sono divisi i compiti. Il dicastero guidato da Pier Carlo Padoan sta trattando con Bruxelles. La presidenza del Consiglio si occupa del fronte interno con i partiti di maggioranza e le autonomie locali. Ieri il sottosegretario alla presidenza Claudio De Vincenti ha dato rassicurazioni ai sindaci. «È stato confermato che i comuni avranno una compensazione integrale delle risorse che avevano introitato lo scorso con Tasi e Imu, in coincidenza del superamento della Tasi sulle prime case», ha spiegato il presidente dell'Anci Piero Fassino, al termine dell'incontro a palazzo Chigi. I comuni, ha assicurato il sindaco di Torino, non stanno facendo pressing per aumentare le imposte sulle seconde case. Ora tocca alle Regioni incontrare il governo. I governatori cercano di evitare tagli e minacciano riduzione dei servizi, a partire dalla sanità. Sempre sulla legge di Stabilità sono sempre più forti le pressioni sul governo affinché si alzi la soglia di uso del contante da mille a tremila euro. C'è una proposta di legge di Forza Italia che ha raccolto consensi dentro e fuori dal palazzo. E ieri il ministro Angelino Alfano ne ha parlato con Renzi includendo il nodo contante tra le richieste del Ncd. Il compito più difficile è toccato al ministero dell'Economia. Ieri il commissario Pierre Moscovici ha confermato di avere «discusso molto» della legge di Stabilità con il governo italiano e di avere incontrato il ministro Padoan «almeno quattro volte in bilaterale nelle ultime settimane». Facile immaginare chi ci sia dietro i vari cambi di rotta degli ultimi giorni. Ad esempio dietro lo stralcio del capitolo pensioni. Il governo ha rinunciato a rendere più morbidi i requisiti della riforma Fornero. Qualunque misura avesse adottato, anche a costo zero, sarebbe stata bocciata da Bruxelles. La Commissione non intende fare sconti. Un saggio è arrivato ieri con il giudizio negativo sulla legge di Stabilità della Spagna, bocciato senza appello dall'esecutivo Ue. Nel 2016 il deficit non scenderà sotto il 3%. Ora inizieranno le trattative con Madrid, che potrebbero portare anche a una manovra per aggiustare i conti. Un precedente pericoloso per l'Italia.

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