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Riscossione locale, arriva il ruolo per entrate e tributi. ilsole24ore

  • 20 Set, 2013
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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Estensione agli enti locali della riscossione a mezzo ruolo, più tutele per chi paga a rate i debiti fiscali e ritocchi formali per il primo via libera alla codificazione dell'abuso del diritto. Non solo.

 

Con la revisione del catasto finiscono nel mirino anche gli immobili non censiti, che non rispettano la reale consistenza e quelli abusivi. Come anticipato sul Sole 24 Ore del 13 settembre, con la delega fiscale si proverà a portare alla cassa le grandi multinazionali del web (Google, Amazon ecc.) per fargli pagare le imposte sulle attività riferibili al nostro Paese in percentuale sui ricavi. Sono solo alcune delle novità licenziate dalla commissione Finanze della Camera sulla delega fiscale. Ieri si è completato l'esame degli articoli del ddl e, come ha precisato il relatore Daniele Capezzone (Pdl), la delega è all'ultimo miglio: restano da esaminare nella seduta pomeridiana di oggi una cinquantina di proposte di modifica all'articolo 14 sui giochi. E sempre oggi sono attesi anche i pareri delle altre commissioni. L'obiettivo, ricorda Capezzone, è quello di consegnare il testo all'aula di Montecitorio lunedì prossimo per avviare la discussione generale. Anche perché misure della delega come la certezza del diritto, il tutoraggio, la revisione delle sanzioni o l'introduzione della conciliazione nel contenzioso rientrano tra le misure del pacchetto fiscale del piano "Destinazione Italia" approvato ieri dal Governo. La vera rivoluzione arriva sul fronte della riscossione locale. Con un emendamento del governo, infatti, viene previsto che gli enti locali potranno riscuotere i tributi e le altre entrate utilizzando il ruolo. Ma potranno farlo «esclusivamente in forma diretta o con società interamente partecipate», ovvero ricorrendo ancora al gruppo Equitalia, a patto però di trasmettere alle società dell'agente pubblico della riscossione tutte le informazioni utili all'identificazione della natura e delle ragioni del credito. Il tutto corredato da apposita documentazione. Sulla rateizzazione dei debiti tributari è stato previsto, in particolare, che nel processo di revisione delle sanzioni i ritardi di breve durata nel pagamento di una rata o errori di limitata entità nel versamento delle rate non dovranno portare all'automatica decadenza dalla rateizzazione. Inoltre la revisione della riscossione dovrà contemperare le esigenze di efficacia nel recupero dei crediti e i diritti dei contribuenti dalla tutela dell'abitazione alla salvaguardia dell'attività professionale o di impresa. Con un emendamento di Carla Ruocco (M5S) con la riforma del catasto si dovranno prevedere strumenti ad hoc che comuni e fisco dovranno utilizzare per il corretto classamento di immobili non censiti o che non rispettano la reale consistenza, la destinazione d'uso o sono abusivi. Dovranno essere previsti appositi incentivi e la piena trasparenza dell'attività svolta dai comuni. Passa in commissione anche il cosiddetto "emendamento Google" presentato da Ernesto Carbone (Pd). Il principio introdotto prevede il pagamento delle tasse per le multinazionali - inclusi anche i big di della rete internet e l'attività di raccolta pubblicitaria che questi effettuano sul mercato italiano - per la quota di fatturato realizzata in Italia. Novità anche sui trasferimenti d'azienda. Nell'ambito della razionalizzazione della determinazione del reddito d'impresa e della produzione netta, il governo potrà agevolare il regime di tassazione degli incrementi di valore che emergono in sede di trasferimento d'azienda a titolo oneroso, allineandolo, sempre che sia possibile, al regime oggi previsto per i conferimenti. Giro di vite sul mercato dei giochi. Tra gli emendamenti approvati ieri spiccano quelli del Pd secondo cui i comuni dovranno predisporre un piano regolatore per la localizzazione delle sale da gioco. Massima trasparenza anche per i gestori dei giochi pubblici. Con un altro emendamento, infatti, viene previsto che i gestori delle sale in cui sono installati apparecchi da intrattenimento dovranno essere "senza macchia". Tutti i soggetti coinvolti nella filiera, ha spiegato il capogruppo del Pd in commissione, Marco Causi, dovranno rispondere a criteri di «onorabilità e non dovranno avere conflitti di interessi».

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