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Settimana chiave per la nuova Imu - Il Sole24 ore del 15 luglio del 2013

  • 15 Lug, 2013
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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Non solo bonus sui lavori in casa. La settimana che inizia oggi si annuncia decisiva per il futuro della tassazione sugli immobili. All'ordine del giorno del Governo e del Parlamento c'è soprattutto il capitolo Imu. Giovedì si riunirà la cabina di regia della maggioranza. Sul tavolo ci saranno le principali ipotesi circolate al momento.

Cancellazione totale dell'acconto sulle abitazioni principali (con relative pertinenze), terreni e fabbricati agricoli e case popolari; innalzamento della detrazione fino a 600 euro per esentare dal saldo di dicembre tra il 75% e l'80% delle prime case; consegna dal 2014 di tutta la partita Imu ai Comuni. Naturalmente si tratterà di mettere d'accordo le anime diverse della maggioranza: con il Pdl che spinge per l'abolizione totale dell'imposta sulle abitazioni principali e il Pd che invece chiede una rimodulazione senza cancellare il prelievo sui proprietari con una maggior capacità contributiva.
Al fronte politico si aggiunge quello economico delle coperture. Un nodo difficile da sciogliere perché si intreccia con le altre questioni ancora da risolvere. Prima di tutte l'Iva.

Il decreto sul lavoro ha soltanto rinviato al 1° ottobre l'aumento dell'aliquota dal 21 al 22 per cento, trovando le risorse necessarie in gran parte con l'aumento degli acconti in scadenza il 2 dicembre. Una scelta, però, contestata da più parti e che rimette in moto la ricerca di finanziamenti alternativi: servono 1,05 miliardi che potrebbero anche raddoppiare se dovesse prevalere lo slittamento del rincaro al 1° gennaio 2014. Al momento i tecnici dell'Esecutivo stanno studiando la soluzione di reperire i fondi necessari attraverso un nuovo intervento di spending review. Poi la "fase 2" sull'Iva porterebbe a rivedere i panieri per evitare l'aumento dell'aliquota ordinaria con uno spostamento di beni e servizi dal prelievo agevolato (4% o 10%) verso quello più alto. Anche questa è un'operazione tutt'altro che al riparo da incognite come dimostra l'innalzamento dell'Iva sugli allegati ai prodotti editoriali prevista proprio dal decreto sui bonus ristrutturazioni e risparmio energetico (Dl 63/2013). Nelle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera è emerso l'orientamento unanime di modificare l'intervento per non gravare su un settore in difficoltà. Una scelta che potrebbe spingere il provvedimento verso una terza lettura in Senato. Intanto oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione mentre l'approdo in Aula è previsto per lunedì prossimo. In uno scenario in cui si prospetta un imbuto parlamentare con l'esame del decreto del fare atteso proprio nell'Aula di Montecitorio a partire da giovedì, mentre il decreto Imu-Cig e quello sul lavoro sono attualmente all'esame del Senato.

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