I voti a favore sono stati 245, i contrari 3 e le astensioni 16. Si tratta di un decreto ponte fatto per tamponare le prime emergenze con cui si è confrontato il governo Letta. Entrando nello specifico, l'articolo 1 del dl convertito in legge, nelle more di una riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, dispone la sospensione, per l'anno 2013, del versamento della prima rata dell'Imu per alcune categorie di immobili. Al fine di garantire la liquidità necessaria a compensare i minori introiti conseguenti alla sospensione dell'Imu si prevede, in deroga al Testo unico sugli enti locali, un temporaneo innalzamento dei limiti massimi di ricorso alle anticipazioni di tesoreria per i comuni fino al 30 settembre 2013. In ordine alla copertura finanziaria degli oneri complessivi si prevedendo la riduzione del fondo per gli interventi strutturali di politica economica (12,5 milioni di euro), risparmi di spesa derivanti dal contenimento dei costi della politica (600.000 euro), la riduzione del fondo speciale di parte corrente nello stato di previsione del ministero dell'economia (5,1 milioni di euro). L'articolo 2 dispone invece che la riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare di cui all'articolo 1 dovrà essere attuata nel rispetto degli obiettivi programmatici primari indicati nel Documento di economia e finanza 2013 e in coerenza con gli impegni assunti in ambito europeo. In caso di mancata adozione della riforma entro il 31 agosto 2013, continuerà ad applicarsi la disciplina vigente in materia d'imposizione fiscale del patrimonio immobiliare e a tal fine il termine di versamento della prima rata dell'Imu è fissato al 16 settembre. E ancora, l'articolo 3 stabilisce il divieto di cumulo per i membri del governo del trattamento stipendiale spettante in quanto componenti dell'esecutivo con l'indennità parlamentare. La camera ha specificato che l'intervento riguarda anche i viceministri e ha esteso il divieto di cumulo ai membri del governo non parlamentari. L'articolo 4 dispone infine un incremento pari a 715 milioni di euro del finanziamento per il 2013 degli ammortizzatori sociali in deroga prevedendo che l'Inps effettui un monitoraggio della spesa. Un decreto del ministro del lavoro definirà i criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. È altresì prevista la proroga, fino al 31 luglio 2014, di alcuni contratti di lavoro a tempo determinato del personale educativo e scolastico operante negli asili nido e nelle scuole d'infanzia.