Il record spetta a Siena, dove l'importo per abitante è di 902,54 euro. Negli altri due capoluoghi l'imposta - sempre calcolata nel suo complesso - supera comunque la soglia di 800 euro per abitante: quasi cinque volte tanto quanto versato dagli abitanti di Iglesias, che sborsano l'importo più contenuto della Penisola. E' quello che emerge da uno studio curato dall'ex senatore Marco Stradiotto, esperto in federalismo fiscale, che analizza l'imposta sugli immobili 2012 nei capoluoghi. Sul podio dei più cari - per la cifra complessiva pagata - accanto a Siena ci sono Milano (complessivi 856,89 euro) e Roma (810,61 euro) e nella top ten figurano solo città del Centro-Nord. Agli ultimi posti della classifica, invece, Iglesias, dove l'importo totale versato per abitante è di 163,22. Tra i capoluoghi con gli importi più contenuti, altre due città del Sud Italia, Crotone (164,51 euro) e Lanusei (182,10 euro). Sulla prima casa, invece - in termini di aumento percentuale rispetto alla vecchia Ici - l'Imu risulta particolarmente cara a Taranto (+78%), seguita da Ancona (54) e Siena (53). Il passaggio è risultato invece vantaggioso per Crotone (-67%), che ha anche il record dell'Imu prima casa più bassa: 10,95 euro.