Il quadro degli ultimi prigionieri dell'Imu, detenuti a causa dell'infausta categoria catastale di casa loro, è questo: si tratta di 73.680 unità immobiliari, che rispetto ai circa 19 milioni di abitazioni principali è un numero che fa un po' ridere. Ci sarebbe da chiedersi sul perché accanirsi su queste ultime case, che hanno una base imponibile di 36,7 miliardi e, come abitazioni principali (che si presume siano i due terzi, secondo la media nazionale) renderanno 105 milioni. Cioè lo 0,25% del gettito di 4,1 miliardi che viene perso con l'esenzione delle altre abitazioni.
Del resto, nell'immaginario collettivo prebellico, quando sono state definite queste categorie, si trattava davvero di case da nababbi: le A/1, «abitazione di tipo signorile», devono avere una superficie commerciale superiore a 240 metri quadrati, almeno 3 bagni con finiture «eccezionali di tipo signorile» e niente di meno che ascensore e portineria. Stante questa definizione, di fatto qualunque appartamento molto grande (dato che ovviamente avrebbe, secondo gli standard moderni, 3 o 4 bagni) dovrebbe finire nella A/1. Invece non è così: quando si costruiscono immobili di lusso, ma di lusso vero, si sta attenti a non superare i 240 metri quadrati o a fare in modo che solo due bagni su tre abbiano finiture di tipo signorile. Poi però vengono venduti a 10mila euro al metro quadrato, con buona pace del fisco perché inseriti nella categoria catastale A/2 (case «civili»). Difficile capire quali siano le finiture «signorili» e quelle «correnti», soprattutto se i tecnici catastali ben di rado sono in grado di fare verifiche sul campo e devono basarsi sulle denunce (i «Docfa») predisposti dai tecnici dei costruttori.
Del resto lo dicono i numeri: stando agli ultimi dati dipsonibili, nel 2011 il numero delle case A/1 è addirittura sceso, rispetto al 2010, di 137 unità, mentre le A/2 sono state 249mila in più. Insomma, le case "signorili" sono in calo, secondo il catasto. Sono i grandi miracoli del Docfa.
Discorso analogo per le 35mila ville (categoria A/8, restata nella trappola dell'Imu), le cui caratteristiche minime sono 230 metri quadrati di superficie minima, almeno 3 bagni e giardino «esteso». Mentre ci sono 2,2 milioni di «villini» abilmente inseriti nella categoria A/7 (che non pagherà l'Imu): possono arrivare a 200 metri di superficie e giardino di 1.000 metri; di finiture non si parla quindi possono anche essere di prima scelta. Insomma, differenze minime, di fatto basta avere 30 metri quadrati in meno.
Gli immobili storici, poi (categoria catastale A/9) vengono castigati forse perché ospitano gli ultimi rappresentanti dell'aristocrazia: castelli e palazzi «di eminenti pregi artistici o storici», vincolati o meno che siano. Certo appare singolare che in Italia, dove il turista vede castelli e palazzi a ogni angolo e in ogni paesino, per il catasto siano solo 3mila. Evidentemente anche qui, al momento buono, parecchi proprietari sono riusciti a evitare di farsi affibbiare la scomoda (e costosa) categoria, che oltretutto l'anno scorso ha anche perso gran parte degli sconti fiscali.
Il risultato di questa operazione, che punisce una piccolissima parte dei veri "ricchi", è nei numeri qui a fianco: nella provincia di Brescia sono in 2.183 a dividersi l'amabile privilegio di pagare l'Imu, con ben 1.371 ville, (il 4% del totale), mentre quella di Roma ha meno della metà degli immobili "signorili" del genovese e solo 145 immobili storici, che invece in provincia di Bologna sono oltre 500. Chissà se i turisti lo sanno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Province Province Province Province Nr. di abitazioni Nr. di abitazioni Nr. di abitazioni Nr. di abitazioni Agrigento 131 Alessandria 566 Ancona 469 Aosta 188 Arezzo 684 Ascoli Piceno 142 Asti 92 Avellino 219 Bari 669 Belluno 226 Benevento 190 Bergamo 943 Biella 844 Bologna 1.172 Brescia 2.183 Brindisi 283 Cagliari 101 Caltanissetta 55 Campobasso 223 Caserta 375 Catania 367 Catanzaro 228 Chieti 108 Como 1.766 Cosenza 181 Cremona 601 Crotone 74 Cuneo 622 Enna 61 Ferrara 344 Firenze 6.609 Foggia 104 Forli 254 Frosinone 102 Genova 6.419 Gorizia 126 Grosseto 430 Imperia 547 Isernia 59 La Spezia 439 Latina 292 Lecce 608 Lecco 911 Livorno 224 Lodi 114 Lucca 425 L'Aquila 170 Macerata 299 Mantova 391 Massa 131 Matera 24 Messina 301 Milano 3.866 Modena 1.722 Napoli 4.472 Novara 664 Nuoro 24 Oristano 2 Padova 592 Palermo 399 Parma 269 Pavia 383 Perugia 757 Pesaro 152 Pescara 250 Piacenza 922 Pisa 488 Pistoia 312 Pordenone 480 Potenza 1 Prato 776 Ragusa 208 Ravenna 256 Reggio di Calabria 300 Reggio nell'Emilia 371 Rieti 83 Rimini 166 Roma 3.160 Rovigo 88 Salerno 209 Sassari 244 Savona 583 Siena 798 Siracusa 168 Sondrio 21 Taranto 983 Teramo 132 Terni 342 Torino 4.583 Trapani 84 Treviso 1.672 Trieste 1.258 Udine 971 Varese 2.807 Venezia 772 Verbania 602 Vercelli 536 Verona 674 Vibo Valentia 78 Vicenza 1.491 Viterbo 423 Totale 73.680 I «forzati» dell'imposta immobiliare ILQUADROGENERALE Le unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 in tutta Italia A/1 A/8 A/9 LE CASE "DI LUSSO" IN ITALIA il gettito Abitazione di tipo signorile Sono abitazioni un tempo nobiliari, con particolari rifiniture pregiate anche a carattere storico, con: - superficie commerciale superiore a 240 mq. - dotato di almeno 3 servizi igienici con finiture eccezionali di tipo signorile - ubicato in stabile con possibilità di ascensore e portineria - presenza di ampi spazi comuni Abitazione di pregio con rifiniture di alto livello con grandi giardini o parchi a servizio esclusivo, con: superficie commerciale oltre i 230 mq. - dotato di almeno 3 servizi igienici - esteso giardino di pertinenza - eventuale presenza, anche in corpi attigui, di alloggi per il personale di servizio, nonché costruzioni ausiliarie per depositi ed autorimesse. Antichi e prestigiosi edifici monumentali con: - almeno 8 vani catastali di grande ampiezza ed altezza aventi finiture di pregio artistico - disponibilità di estesi androni di ingresso, corti interne e/o aree scopertea giardino. Abitazione in villa Castelli o palazzi di eminenti pregi artistici o storici Stima su una percentuale di circa 2/3 delle abitazioni adibita ad abitazione principale, aliquota media Imu dello 0,436% e detrazione (con presenza fi un figlio convivente inalmeno metà delle abitazioni) Totale imponibile Imu: 36.762.873.000 euro Imu totale (Stima): 89.210.850 36.154 35.007 2.519