Dal pagamento della seconda rata Imu per le case che non sono state esentate al versamento della Tares che poi verrà sostituita dalla service tax. I prossimi quattro mesi sono costellati di scadenze e oltretutto facendo tesoro dell'esperienza maturata negli ultimi anni certo non si possono escludere ulteriori sorprese. E con il nuovo anno ricomincia il giro.
Ma vediamo quali sono le date da appuntarsi sul calendario; cominciando dal 30 settembre. Questa è la scadenza che i Comuni hanno per approvare i loro bilanci di previsione e quindi stabilire le aliquote 2013 per l'Imu e per la Tares. I margini di manovra in fatto di Imu appaiono risicati perché le seconde case sono quasi ovunque già tassate al massimo previsto dalla legge, l'1,06%. Ulteriori rialzi sugli immobili locati o su quelli strumentali alle attività lavorative potrebbero avere effetti sociali non indifferenti e comunque migliorerebbero di poco i conti municipali.
Attorno al 15 ottobre dovrebbe arrivare la legge di Stabilità dove verrà formalizzata l'abolizione anche della seconda rata dell'Imu per chi non ha pagato quella di giugno. Il Consiglio dei ministri del 28 agosto infatti non ha abolito il tributo per l'abitazione principale, gli immobili assimilati e i terreni agricoli, ma ha solo sancito un accordo politico in tal senso; in questo mese e mezzo bisognerà trovare la copertura necessaria per fare fronte al buco nelle entrate.
A dicembre i comuni dovranno obbligatoriamente chiedere l'ultima rata 2013 della Tares, la nuova imposta dei rifiuti; la rata comprenderà anche una maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato da versare alle casse erariali, Un recente pronunciamento del ministero dell'Economia ha escluso la possibilità di ulteriori dilazioni ai primi mesi del 2014. Per ora i comuni hanno inviato i bollettini per il pagamento delle prime rate.
Il 16 dicembre rimane confermato l'appuntamento con la seconda rata per il 2013 dell'Imu. Una magra consolazione per i contribuenti sarà che nella maggior parte dei casi il saldo pagato quest'anno risulterà inferiore a quello versato nel 2012. Per una semplice ragione: lo scorso anno la prima rata era stata pagata con aliquota fissa 0,76%, quest'anno invece si è adottata quella deliberata nel 2012 dal Comune (quasi sempre più alta).
A gennaio 2014 comincerà il tormentone della service tax : i precedenti non lasciano spazio all'ottimismo sui tempi che saranno necessari per conoscerne il costo preciso.
Infine, tra maggio e luglio 2014 i proprietari di immobili soggetti nel 2013 a Imu e non locati dovranno fare i conti dell'Irpef da pagare sul valore catastale delle loro proprietà.