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Allo studio anche l' aumento dell' Imu sulla prima casa - Il messaggero

  • 30 Set, 2013
Pubblicato in: Entrate e Riscossione
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L' aumento retroattivo dell' Imu , studiato per rendere più corposo il rimborso del Governo, rischia di essere pagato dai cittadini per la crisi di governo.

 

a pag. 51 ` ` Come scalare la montagna di 860 milioni di euro che mancano per chiudere il bilancio di Roma Capitale? Si sta lavorando su varie ipotesi. Vanno oltre a quanto annunciato l'altro giorno in conferenza stampa dal sindaco Marino che conta di incassare 200 milioni di euro con l'alienazione di parte del patrimonio comunale e 110 milioni risparmiando sugli affitti. Il sindaco ha ripetuto: non voglio aumentare le tasse. Ma poi qualche scelta dolorosa andrà fatta per evitare l'azione drastica proposta in un primo momento dall'assessore al Bilancio, Daniela Morgante, che mettendo in fila i numeri non poteva che arrivare alla conclusione che servono tagli lineari per 500 milioni di euro. Che sarebbe come fermare Roma, togliere la batteria. Bene, una delle misure che si sta ragionando è l' aumento della tariffa per l'occupazione del suolo pubblico per i camion bar che per zone di grande pregio pagano cifre molto basse.

I NODI

Il problema è che risulta difficile calibrare un provvedimento di questo tipo senza colpire anche i tavolini all'aperto di bar e ristoranti: e in un periodo di crisi in cui numerose serrande si abbassano per sempre è una strada impervia. L'assessore Morgante ha proposto l' aumento retroattivo dell'aliquota Imu dallo 0,5 allo 0,6. Questo non avrebbe effetto sulle tasche dei cittadini ma farebbe incrementare la fetta del rimborso che lo Stato deve assicurare sul 2012. Ma la tempesta politica che ha travolto il governo potrebbe avere un altro effetto nefasto proprio sulle tasche dei cittadini: se il decreto che ha sospeso la prima rata dell' Imu 2013 non venisse convertito, gli italiani sarebbero chiamati a pagarla e i romani dunque dovrebbero farlo con l'aliquota maggiorata. Questa ipotesi viene ritenuta improbabile, ma è più facile che questo avvenga per la seconda rata 2013. Insomma, l' aumento virtuale diventerebbe un aumento reale. Per non dimenticare, poi, che dal Mef hanno già spiegato che questo giochetto non sarebbe assecondato. Comunque sia dall'operazione si conta o si contava di ricavare circa 140 milioni di euro.

LA SPERANZA

Ma c'è una data alla quale Marino e la cabina di regia che insieme alla Morgante sta tentando di evitare il commissariamento guardano con apprensione: il 15 ottobre. Per allora dovrà essere varata dal governo la legge di stabilità. C'era già una trattativa, condotta prima con il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, poi con il viceministro Stefano Fassina, che di fatto metteva in campo con discrezione una sorta di piano segreto. Due i punti principali (necessari, ma non sufficienti a salvare Roma): modifica alla legge sui prepensionamenti nel settore pubblico che consentirà di utilizzare questo strumento per 4.000 dipendenti in modo indolore; utilizzo della quota dello 0,4 per cento dell'Irpef (attualmente finisce nel «montepremi» della struttura commissariale che gestisce il debito pre 2008) per il buco dell'anno in corso: sarebbe come sospendere per un po' il pagamento della rata del mutuo. I due articoli valgono per Roma circa 300 milioni di euro. Come si vede la scalata di questa montagna - anche aggiungendo ciò che si potrà ricavare per il fondo del trasporto pubblico locale nella trattativa con la Regione e i risparmi possibili con la riduzione delle società controllate e degli affitti pagati - appare un'impresa. E senza un governo solido rischiamo di fermarci a metà.

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