Entro il prossimo 20 settembre, infatti, il ministero dell'interno erogherà un nuovo acconto del fondo di solidarietà comunale 2014. L'importo dell'attribuzione sarà pari, per ciascuna amministrazione, al 66% delle spettanze consultabili sul sito del Viminale, detratte le somme già anticipate lo scorso mese di marzo. In totale, i sindaci riceveranno circa 2,8 miliardi, che avranno un effetto benefico sulle as? ttiche casse di molti enti. Non a caso, la settimana scorsa l'Anci aveva lanciato l'allarme, manifestando una forte preoccupazione per l'incertezza sui tempi di assegnazione dei ? nanziamenti e richiedendo di inserire una norma acceleratoria nel decreto. La richiesta è stata accolta e la previsione è diventata l'art. 43, comma 4, del dl 133/2014. Ricordiamo che il fondo, al 1° gennaio, valeva 6,6 miliardi, dotazione che si è ridotta a poco più di 6,2 per effetto dei 375 milioni di tagli aggiuntivi previsti dal dl 66/2014. Siccome 1,3 miliardi sono stati versati la scorsa primavera con il primo acconto, a questo punto rimarrebbero da distribuire ancora circa 2,2 miliardi. Occorre tenere conto, però, del recupero previsto dallo stesso dl 66 in conseguenza dell'ormai imminente ride? nizione dell'elenco dei comuni montani e collinari in cui si applica l'esenzione Imu a favore dei terreni agricoli. Questa partita (che ovviamente riguarda solo gli enti che saranno esclusi dalla nuova lista) vale altri 350 milioni di tagli. In questo complesso dareavere si inserisce anche l'art. 43, comma 5, del dl 133, che assegna ai comuni un ulteriore contributo per un importo di circa 50 milioni (49.400.000 per la precisione) grazie alla reimpostazione delle economie sul fondo per il federalismo amministrativo previsto dalla legge Bassanini 1 (legge 59/1997). Proseguendo con le buone notizie, in? ne, segnaliamo che la scorsa settimana la Conferenza stato-città e autonomie locali ha dato il via libera all'erogazione di circa 460 milioni di rimborsi Imu. Nel dettaglio, 348,5 milioni servono a compensare il minor gettito derivante dall'abolizione della imposizione sull'abitazione principale e su altre tipologie di immobili nel 2013; gli altri 110,7 milioni riguardano le agevolazioni previste dalla legge 147/2013 a favore dei terreni agricoli posseduti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola e dei fabbricati rurali a uso strumentale.