I soggetti obbligati al versamento dell'imposta per il 2014 dovranno pagare gli importi dovuti in un'unica rata entro il 16 dicembre 2014. Il provvedimento è in corso di pubblicazione in Gazzetta Uf? ciale e lo si apprende dal comunicato apparso ieri sul sito del dipartimento delle ? nanze del Mef. Vengono individuati i comuni nei quali, a decorrere dal 2014, l'esenzione di cui alla lettera h) del comma 1 dell'art. 7 del dlgs n. 504 del 1992 (prevista per i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell'art. 15 della legge n. 984 del 1977) si applica sulla base dell'altitudine riportata nell'elenco dei comuni italiani predisposto dall'Istat, diversi? cando tra terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di cui all'art. 1, dlgs 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola e gli altri terreni. Nel comunicato si precisa che il decreto stabilisce che sono esenti: i terreni agricoli dei comuni ubicati a un'altitudine di 601 metri e oltre; i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, dei comuni ubicati a un'altitudine compresa fra 281 metri e 600 metri, individuati sulla base del medesimo elenco. Per i terreni ubicati nei comuni diversi da quelli innanzi precisati resta ferma l'applicazione dell'Imu, per cui i soggetti che sulla base di detto decreto sono obbligati al versamento del tributo immobiliare per l'anno 2014 devono pagare gli importi dovuti in un'unica rata entro il 16 dicembre 2014. Nell'art. 1 del decreto viene precisato che le disposizioni in esso previste si applicano su tutto il territorio nazionale ad eccezione dei comuni ubicati nel territorio della provincia autonoma di Bolzano che, in base alla legge provinciale 23 aprile 2014, n. 3, ha istituito, ai sensi dell'art. 80 dello Statuto del Trentino-Alto Adige, l'imposta municipale immobiliare (Imi) in sostituzione delle imposte comunali immobiliari istituite con leggi statali, anche relative alla copertura dei servizi indivisibili. Il maggior gettito stimato, rispetto all'importo di 350 milioni, sarà utilizzato per la compensazione del minor gettito a favore dei comuni nei quali ricadono i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile cui è riconosciuta l'esenzione Imu ai sensi del comma 5-bis dell'art. 4 del dl 2 marzo 2012 n. 16, come modi? cato dal comma 2 dell'articolo 22 del dl 66/2014. I comuni però protestano per la decurtazione di 350 milioni del Fondo di solidarietà che, a loro giudizio, «potrebbe creare gravi criticità a 4 mila enti montani, soprattutto piccoli, impossibilitati ad incassare per tempo le dovute compensazioni con il gettito Imu sui terreni agricoli». Per questo l'Anci ha chiesto urgentemente al governo di riconsiderare gli effetti della revisione sulle esenzioni Imu operata a seguito dell'articolo 22 del dl 66/2014. «Per effetto di questa norma e dopo la pubblicazione delle stime avvenuta nei giorni scorsi, infatti, i comuni subiranno una decurtazione certa di 350 milioni di euro del Fondo di solidarietà comunale, senza avere però la reale possibilità di recuperare per tempo quei fondi attraverso il pagamento dell'Imu da parte dei proprietari dei terreni agricoli». La cifra è stata de? nita considerando una stima sui maggiori introiti che i comuni dovrebbero incassare proprio a fronte della revisione delle esenzioni Imu. Ma, sottolinea l'Anci, è stato anche de? nita con grave ritardo, a ridosso della chiusura dell'anno, e basandosi su criteri per la determinazione delle stime quanto mai incerti. Tutto ciò provoca una serie di effetti sui bilanci dei comuni che potrebbero risultare insostenibili: infatti, i 350 milioni saranno subito decurtati, mentre il recupero di quelle cifre attraverso i pagamenti Imu ed entro la ? ne dell'anno risulta quanto mai improbabile, a causa dei tempi strettissimi per l'informazione dovuta ai contribuenti non più esenti. Una soluzione della grana rimborsi Imu potrebbe arrivare nel corso del cammino al senato della legge di stabilità.