E sbaglia chi sostiene che sia servita a ? nanziare il bonus di 80 euro, perché l'Imu sui terreni vale 260 milioni mentre il bonus Irpef 10 miliardi». Così il premier Matteo Renzi ieri su Twitter. Ma, mentre la seconda parte della dichiarazione non conviene (perché a prevedere il restyling dei criteri impositivi dell'Imu agricola è stato proprio il dl 66/2014 che ha introdotto il bonus e il fatto che il gettito dell'Imu copra solo una parte degli oneri previsti per gli 80 euro in busta paga non esclude che tra le due misure vi sia un legame), l'auspicio iniziale del presidente del consiglio è senz'altro condivisibile. Anche perché l'Imu agricola continua a rappresentare per il governo una pericolosa buccia di banana su cui l'esecutivo è scivolato più volte nelle ripetute piroette degli ultimi mesi. Dalla tassazione in base ai criteri Istat si è passati a quelli altimetrici per far ritorno a quelli Istat (secondo cui comuni come San Vito Lo Capo o Amal? sono montani e quindi non pagano l'Imu) dopo le proteste dei sindaci. Dal 16 dicembre la scadenza per il pagamento è slittata al 26 gennaio (perché bisognava contabilizzare il gettito previsto nella legge di Stabilità 2015) e poi al 10 febbraio. Ma tutti hanno atteso ? no al 31 marzo per pagare, vista la sanatoria voluta dal parlamento. La platea dei municipi esenti è cresciuta ed è stata prevista una franchigia per la collina svantaggiata, il che ha fatto scendere il gettito atteso da 350 a 260 milioni.A farne le spese però sono stati i datori di lavoro agricoli, visto che per recuperare il gettito mancante il governo ha cancellato le deduzioni Irap sul costo della manodopera a termine, introdotte solo pochi mesi prima (con il dl 91/2014). Ma ecco la nuova buccia di banana. A pagina 96 del Documento di economia e ? nanza 2015, il governo snocciola tutte le misure previste per rilanciare l'economia e tra queste cita «una riduzione dell'Irap in caso di assunzione di giovani lavoratori, con un'età compresa tra i 18 e i 35 anni, con contratto a tempo indeterminato, o a tempo determinato purché siano garantite determinate condizioni tra cui un periodo di occupazione minima di giornate all'anno». Dimenticando di averla abrogata con il decreto legge 4/2015 per ? nanziare l'alleggerimento dell'imposta sugli agricoltori. Ha proprio ragione Renzi: dal 2016 bisognerà cambiare tutto sull'Imu agricola.A questo punto tanto vale abolirla del tutto.