I rappresentanti dell'Associazione hanno incontrato ieri al Mef il sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa e il capo di gabinetto del ministro Padoan, Roberto Garofoli per proporre all'esecutivo la loro ricetta per addolcire i sacri? ci richiesti ai nuovi enti. Con decurtazioni dappertutto salate, ma che arrivano a toccare punte del 30% per Roma, Napoli e Firenze. La delegazione ha insistito sull'ipotesi di una redistribuzione dei tagli tra tutte le dieci città metropolitane in modo da livellare le differenze più marcate. E in questo, come ha sottolineato a ItaliaOggi il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, «c'è piena sintonia tra tutti i sindaci». Resta in piedi l'ipotesi di un tributo ad hoc, individuato nella tassa sui diritti di imbarco dei passeggeri aeroportuali, da destinare alle città. Il governo riconvocherà l'Anci la prossima settimana (martedì o mercoledì) per dare ai comuni la risposta su questi e sugli altri nodi di ? nanza locale che dovrebbero trovare soluzione nel decreto legge di prossima emanazione. Dal ri? nanziamento del fondo integrativo Imu-Tasi di 625 milioni alle nuove aliquote sui terreni agricoli montani, dalla possibilità di utilizzare anche per gli equilibri di parte corrente i proventi da dismissioni alla rinegoziazione dei mutui, dalle sanzioni per lo sforamento del Patto delle province uscenti alla copertura ? nanziaria della spesa per il personale. «Su queste richieste si avvieranno confronti in sede tecnica con l'obiettivo di giungere a soluzioni condivise», ha dichiarato il presidente Piero Fassino. «Per ciò che riguarda le città metropolitane abbiamo posto la esigenza di rendere meno oneroso l'impatto del taglio di risorse, in particolare per le città di Firenze, Roma e Napoli. E anche se ancora non è stata individuata una soluzione, non rinunciamo a ricercarla».