Una sforbiciata di circa un miliardo di euro la cui copertura giungerà dalla legge di stabilità senza alcun impatto sui comuni, ai quali andranno trasferimenti compensativi. È quanto annunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, ieri, a Expo, alla « Giornata dell'agricoltura italiana», convocata dalla Coldiretti de? nita dal premier «forza amica del paese, passata dal mugugno e dalla protesta alla proposta». Un intervento, quello di Renzi, improntato all'ottimismo e alla valorizzazione dell'immagine del paese, con un invito: stop alle critiche verso l'Italia, ma lavorare insieme e in modo strutturato per il sistema paese. A questo proposito, valorizzando la qualità dei prodotti italiani e la loro crescente richiesta nel mondo, il presidente del consiglio ha esortato il paese a organizzarsi comunicando meglio le proprie qualità per incrementare l'export. «Se nel mondo c'è una richiesta di prodotti italiani per 90 mld di euro e il nostro export arriva solo a 35, vuol dire che non stiamo comunicando ciò che è l'Italia. Nel mondo c'è fame di Italia, non credete ai gu? », ha detto Renzi portando ad esempio il successo dell'Expo. Sul caporalato il premier si è impegnato a non restare a guardare, ma a intervenire anche con un decreto legge in caso di necessità. Non è mancato, poi, il riferimento al credito. In tal senso, dopo aver espresso rammarico per la vicenda Parmalat, è arrivata una richiesta di approccio diverso dal mondo del credito verso le imprese agroalimentari con l'auspicio di un ruolo più incisivo da parte della Cassa depositi e prestiti. Renzi ha anche voluto lanciare un messaggio all'Europa, chiedendo regole comuni per tutti. «L'Ue non è tale se pensa solo a farci le pulci ai bilanci e poi chiude gli occhi sui bambini che muoiono nelle stive delle navi», ha precisato il premier. «Il taglio di tasse per il mondo agricolo è un impegno senza precedenti per il sostegno al reddito degli agricoltori italiani, per favorire gli investimenti e l'occupazione», ha detto il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina per poi aggiungere «vogliamo aiutare le "cento agricolture italiane" ? glie della nostra straordinaria biodiversità a essere futuro.» L'A B O L I Z I O N E DELL 'I MU SUI TERRENI, secondo dati Coldiretti, investe una platea di circa 3 milioni e 175 mila soggetti solo nei comuni di pianura (per un ammontare di imposta pari a 550 mln di euro). Lo sgravio riguarda, inoltre i contribuenti possessori di terreni situati nei territori montani e collinari che dal 2014 non hanno più bene? ciato dell'esenzione, per un ulteriore ammontare di 260 milioni di euro. L'abrogazione dell'Irap in agricoltura riguarda invece oltre 400 mila imprese «produttive» (il 10% circa di tutti i contribuenti Irap), che attualmente sono gravate complessivamente per circa 200 milioni di euro all'anno.