A de? nire gli importi, che per i singoli enti possono avere segno positivo o negativo, è un decreto del Viminale adottato di concerto col Mef e pubblicato sulla Gazzetta Uf? ciale n. 254 dello scorso 31 ottobre. Il provvedimento rappresenta l'ultimo (per ora) episodio della tormentata vicenda avviata dal dm 28 novembre 2014, che aveva sposato il criterio altimetrico, poi abbandonato a favore della classi? cazione Istat dal successivo dl 4/2015. Quest'ultimo aveva anche determinato l'entità delle compensazioni dovute ai comuni per effetto dell'entrata in vigore della nuova disciplina, ma allo stesso tempo aveva imposto una veri? ca sui dati utilizzati per i conteggi. A tal ? ne, è stata de? nita una metodologia condivisa con l'Anci e approvata dalla Conferenza stato-città e autonomie locali nella seduta del 16 luglio 2015. In tal modo, si è proceduto al ricalcolo delle compensazioni, fermo restando l'ammontare complessivo pari a 230.691.885,53 euro, con gli esiti indicati per ciascun comune nell'allegato 2 del nuovo decreto, che di fatto aggiorna l'allegato B del dl 4. Va precisato che le modi? che interessano solo l'anno 2014, poiché per il 2015 mancavano dati di versamento completi e signi? cativi. Pertanto, ci vorrà un supplemento di istruttoria, che sarà particolarmente complesso visto che il ddl stabilità 2016 cambia nuovamente le carte in tavola. La telenovela, quindi, non è ancora ? nita.