La grandezza in metri quadri di abitazioni, ville, uf? ci pubblici e privati, scuole, ospedali, box, negozi, magazzini, laboratori e cantine comparirà nelle visure catastali.E non sarà più oggetto di discussione ai ? ni della Tassa ri? uti (Tari), un terreno su cui spesso insorgono controversie tra i comuni e i proprietari. La novità, annunciata dall'Agenzia delle entrate, interessa 57 milioni di immobili appartenenti ai gruppi catastali A, B e C, (su un totale di 61 milioni). Per il ? sco immobiliare si tratta di una piccola rivoluzione, perché realizza, di fatto, uno dei cardini della riforma del catasto momentaneamente accantonata dal governo, ossia il passaggio dai vani ai metri quadri. Anche se, per ora, potrà avere effetti solo sulla Tassa ri? uti. Le rendite, che costituiscono la base di calcolo degli altri tributi immobiliari (Imu e Tasi) non cambieranno. Resteranno quelle attuali, calcolate sui vani anziché sui metri quadri, ? no a quando non andrà in porto la riforma del catasto. E proprio per portarsi avanti sulla revisione degli estimi, l'Agenzia delle entrate ha provveduto a esaminare le planimetrie e calcolare le super? ci, arrivando a coprire più del 90% del totale. All'appello mancano ancora 4 milioni di immobili oggetto di ulteriori verifiche perché l'Agenzia ha ravvisato dati incompleti o «incoerenti». Fuori dalla mappatura delle Entrate anche gli immobili non dotati di planimetria, in quanto risalenti agli albori del catasto edilizio urbano quando non era obbligatorio depositare in catasto una piantina. Per questi immobili i proprietari potranno presentare all'Agenzia una dichiarazione di aggiornamento catastale con procedura Docfa, (quindi con l'ausilio di un professionista abilitato) per l'inserimento in atti della planimetria catastale. Ma cosa si leggerà nelle nuove visure, effettuate a partire da ieri? Oltre ai dati identi? cativi dell'immobile (comune, sezione urbana, foglio, particella, subalterno) e ai dati catastali (zona censuaria, categoria catastale, classe, consistenza, rendita), compariranno altre due informazioni: la super? cie catastale, determinata ai sensi dell'allegato C del dpr 138/1998 e quella ai ? ni Tari. Due grandezze differenti da tenere ben distinte. La prima rappresenta, infatti, la cosiddetta super? cie lorda o commerciale che, oltre ai muri, ricomprende anche balconi e terrazzi, ma anche sof? tte, cantine, scale, ascensori e rampe. La seconda, invece, valevole solo per le unità abitative, tiene conto solo della super? cie netta e dei muri, ma non delle aree scoperte di pertinenza. Sarà quest'ultimo dato quello da prendere in considerazione per il pagamento della Tari che oggi invece i comuni calcolano sulla base della super? cie autocerti? cata dai proprietari. Se le due grandezze coincideranno, nessun problema. In caso contrario, i proprietari potranno comunque inviare le proprie osservazioni attraverso il sito dell'Agenzia.