Le Comunità montane vennero create dalla legge n. 1102 del 1971 con la finalità di rappresentare e tutelare la “specificità” della montagna, in attuazione dell’ultimo comma dell’ art. 44 Cost. Specificità che la legge n. 1102 ha ulteriormente precisato, sino a definire, giuridicamente, la Comunità montana quale ente locale con organi eletti in secondo grado e dotato di autonomia statutaria, nell’ambito della legge statale e regionale. Successivi interventi legislativi ne hanno definito natura, ruoli e funzioni. La pubblicazione, realizzata in collaborazione con ANCI, riporta dati rilevanti di natura demografica, economica e istituzionale, che descrivono l’universo dei 3.538 Comuni montani, il 43,7 % dei Comuni italiani, dove risiede il 17,6% della popolazione. Sono principalmente realtà di piccole dimensioni demografiche: il 64,5% ha meno di 2.000 abitanti. Prevalentemente i Comuni montani sono a vocazione agricola, molto diffusi sono gli agriturismi. Il volume offre uno spaccato di queste realtà.