Ultimo aggiornamento 14.05.2025 - 18:38
Registrazione relativa al webinar del 27 Maggio 2021 - Le procedure innovative del Codice dei Contratti Pubblici - Relatori: Antonio Bertelli, Samantha Battiston
Pubblicato in: Appalti e contratti

Scade il 10 giugno il termine per iscriversi alla prima edizione del Master annuale di II livello in Amministrazione territoriale e politiche di sviluppo locale promosso dall’Università di Pavia in partnership, tra gli altri, con IFEL.

PRESENTAZIONE DEL MASTER

Nell’ultimo decennio il nazionale delle autonomie è stato attraversato da una moltitudine di revisioni che hanno interessato in modo particolare i Comuni, le Province e le Città metropolitane, nonché le Regioni e lo Stato, coinvolgendo in misura variabile gli Enti funzionali che operano nei loro territori. Le future evoluzioni dipendono dal reclutamento di funzionari preparati sull’intero universo dell’Amministrazione, che padroneggino gli strumenti propedeutici ad incrementare il valore economico ed immateriale dell’agire amministrativo, legato alla capacità di rispondere in modo flessibile alle sollecitazioni che presiedono alla promozione dello sviluppo locale a all’incremento dell’attrattività dei territori.

Il Master ha una durata annuale e coniuga un approccio rigoroso alla dogmatica ed alla tassonomia dell’azione amministrativa, nelle sue svariate sfaccettature disciplinari, con l’aggiornamento sui temi dell’innovazione, della digitalizzazione, dell’attrattività e dello sviluppo locale, cioè di quegli elementi applicativi delle politiche pubbliche che consentono agli Enti territoriali di distinguersi come eccellenze amministrative.

DESTINATARI E AGEVOLAZIONI

Il Master si rivolge a coloro che intendano accedere ai ruoli dell’Amministrazione, che già siano impiegati in essa ma intendano migliorare le proprie competenze, oppure che pur essendo impiegati nel settore privato, intendano prepararsi sui temi del Corso.

Nell’ambito della convenzione perfezionata con IFEL è prevista:

  • l’istituzione di un Premio di Studio, al termine del percorso formativo, pari al valore di una rata del Master, dedicato, al miglior Project Work elaborato da un funzionario comunale che non abbia già fruito di agevolazioni o borse di studio a copertura, anche parziale, della retta di iscrizione al Master;
  • la possibilità di svolgere un tirocinio curriculare presso le strutture di Ifel, singolarmente e non contemporaneamente, fino a un massimo di n. 2 soggetti partecipanti al Master;
  • per i dipendenti dei Comuni, l’accesso ad ulteriori attività didattiche dedicate rispetto a quanto previsto dal Piano di studi ordinario del Master.

Maggiori informazioni sul master sono disponibili sul sito: https://osservatorioautonomie.unipv.it/master/

Pubblicato in: Notizie

A seguito delle richieste di molti operatori e nell'approssimarsi del termine per la determinazione dei regolamenti e delle tariffe della Tari e della tariffa corrispettiva sui rifiuti (fissato al 30 giugno pv), pubblichiamo una stima dell'importo che sarà assegnato a ciascun Comune a valere sui 600 milioni di euro stanziati, sulla base dei criteri indicati dall'articolo 6 del dl "Sostegni bis" (dl 25 maggio 2021, n. 73).

La norma prevede, infatti, al fine di attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività, l'assegnazione di un contributo per complessivi 600 milioni di euro, finalizzato alla concessione da parte dei Comuni di una riduzione della Tari o della Tari corrispettiva, alle citate categorie economiche. Il riparto delle risorse avverrà con provvedimento ministeriale "entro trenta giorni" (quindi entro il 24 giugno p.v.).

I criteri di riparto sono tuttavia già ben definiti dalla norma primaria: “in proporzione alla stima per ciascun ente dell’agevolazione massima riconducibile alle utenze non domestiche” per il 2020, di cui al DM “Certificazione” (tabella 1 allegata al DM Mef-RGS, n. 59033 del 1° aprile 2021, identica a quella già pubblicata il 3 novembre 2020, nella versione originaria del DM Certificazione). Gli importi dell'assegnazione per ciascun Comune che pubblichiamo in allegato, pur necessariamente ufficiosi, nelle more del decreto ministeriale, sono tuttavia del tutto affidabili. Si è infatti proceduto al semplice riproporzionamento dei 600 mln. resi disponibili per il 2021 alla quota relativa alle utenze non domestiche che ha concorso alla determinazione del livello massimo ammissibile delle agevolazioni TARI 2020, di cui alla citata tabella 1. Tale elaborato, pur descritto nel DM Certificazione con un certo dettaglio, anche nelle sue due componenti (agevolazioni relative a utenze domestiche e non domestiche), è stato pubblicato con riferimento al solo importo totale.

Si coglie l'occasione per ricordare che i Comuni possono estendere le agevolazioni con oneri a carico del proprio bilancio, ovvero utilizzando le risorse specifiche assegnate per agevolazioni Tari nell’anno 2020 e non utilizzate, sempre a norma del DM “Certificazione” citato.
L'articolo 6 del dl 73/2021 esclude in ogni caso la ripartizione degli oneri delle agevolazioni per emergenza Covid-19 a carico della platea degli utenti del servizio rifiuti.
Inoltre, i Comuni possono determinare, nel rispetto di criteri di semplificazione procedurale e, ovunque possibile, mediante strumenti telematici, le modalità per l’eventuale presentazione della comunicazione di accesso alla riduzione da parte del contribuente, con particolare riguardo alle attività economiche beneficiate.

Pubblicato in: Ifel Informa

“Come Anci esprimiamo una valutazione complessivamente positiva sul decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 ‘Sostegni-bis’, in virtù dei cospicui stanziamenti effettuati al fine di assicurare un adeguato sostegno, diretto ed indiretto, a quei segmenti del corpo sociale messi a dura prova dalla crisi pandemica”. Lo ha affermato Alessandro Canelli, delegato Finanza locale Anci e sindaco di Novara, parlando in audizione alla Commissione bilancio della Camera (consulta il documento consegnato).

“Faccio riferimento – ha spiegato Canelli – allo stanziamento di 600 milioni che consente ai Comuni d’introdurre agevolazioni sul prelievo sui rifiuti, in relazione alle utenze non domestiche. Particolarmente opportuna – ha aggiunto – appare inoltre la misura per il sostegno alimentare (500 mln.) che, come richiesto dall’Anci, potrà essere utilizzata anche per agevolare il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze delle famiglie più fragili. Da apprezzare pure l’incremento di 135 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia che rinnova per il 2021 l’intervento attraverso il quale i Comuni potranno finanziare il potenziamento dei centri estivi”.

Sul versante più strettamente inerente ai fabbisogni dei Comuni, Canelli segnala “l’integrazione di 100 milioni delle risorse compensative del minor gettito dell’imposta di soggiorno, che passano quindi da 250 a 350 milioni di euro”.
Venendo poi alle note più problematiche, il delegato Anci ha evidenziato alcune criticità irrisolte: “Ci sono aspetti di carattere strutturale da affrontare che attengono al 15% dei Comuni con maggiore fragilità rispetto alla maggior parte degli altri. Cito, ad esempio il Fondo solidarietà sul quale potenziare le misure di perequazione verticale (servizi sociali e asili nido); la debolezza del sistema di riscossione locale sul quale bisogna intervenire per sostenere la recente riforma, nonché la questione aperta dalla sentenza della Corte costituzionale n. 80/2021 su cui interviene l’art. 52 del decreto con l’obiettivo di mitigarne l’impatto sui Comuni con uno stanziamento di 500 milioni a copertura del maggior disavanzo e con la contestuale proroga dei bilanci preventivi e consuntivi degli enti interessati”.
“Pur apprezzando lo sforzo di agevolare gli enti nella gestione degli effetti della sentenza – rimarca Canelli – dobbiamo tuttavia rilevare la debolezza della soluzione adottata sotto il profilo tecnico e quantitativo. Occorre affrontarla in altro modo – ha ribadito – e il rimando al 31 luglio dei bilanci non è sufficiente. I Comuni non sanno cosa fare, non sono in grado di chiuderli questi bilanci. Il termine di riparto dei 500 mln è successivo a quella data. Servono risorse per quasi 3 miliardi di euro. Occorre, pertanto, ricercare una soluzione maggiormente soddisfacente, sia in sede politica che tecnica”.
Canelli ha poi sollevato alcune altre questioni da risolvere: rinviare l’obbligo di accantonamento al fondo debiti commerciali al 2022; predisporre un più robusto sostegno per le partecipate che hanno patito l’impatto della pandemia e per contenere gli effetti sui bilanci degli enti locali; rafforzare i dispositivi di sostegno agli enti in crisi (che ancora escludono circa 150 Comuni); affrontare il tema legato agli investimenti per le spese di progettazione ed esecuzione della messa in sicurezza del territorio. “Tutte misure – ha concluso il sindaco di Novara – da rifinanziare”.

Pubblicato in: Ifel Informa
Slide relative al webinar del 3 Giugno 2021 - Lo schema di regolamento TARI alla luce delle novità del d.lgs 116/2020 - Relatori:…
Pubblicato in: Appalti e contratti

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