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Dl enti locali, correttivi a tutto campo-Italia oggi

  • 12 Lug, 2016
Pubblicato in: Contabilità e Bilancio
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Alleggerimento delle sanzioni per lo sforamento del Patto 2015, ma anche dei vincoli del pareggio di bilancio in vigore dal 2016.

Incentivi alla rinegoziazione dei prestiti sia tramite la riduzione delle penali per l'estinzione anticipata dei mutui che attraverso il riacquisto dei titoli già emessi. Attenuazione dei limiti al turn-over per gli enti virtuosi sulla spesa di personale, insieme al tentativo di risolvere problemi più contingenti, come la querelle sui diritti di rogito dei segretari o i limiti ai dirigenti a contratto. È molto lunga la lista di correttivi al decreto «enti locali» (dl 113/2016) presentati in commissione bilancio alla camera, dove il testo è approdato per iniziare il suo iter parlamentare di conversione. Ovviamente, come anticipato da ItaliaOggi dell'8/7/2016, solo una parte ha passato il vaglio dell'ammissibilità (preliminare al successivo esame nel merito), secondo l'approccio che il relatore Antonio Misiani (Pd) ha defi nito selettivo. Uno degli aspetti cruciali riguarda l'estensione dell'amnistia per le sanzioni derivanti dal mancato rispetto del Patto 2015 al momento prevista (per di più solo in via parziale) unicamente per gli enti di area vasta. La cancellazione piena delle penalità riguarda solo i casi di sforamento più o meno «incolpevole», ossia derivante da situazioni non imputabili alle amministrazioni, quali la tardiva erogazione di trasferimenti, le regolazioni sul fondo di solidarietà o la necessità di rendicontare i pagamenti sui programmi cofi nanziati dall'Ue e dalla Bei. Negli altri casi, il colpo di spugna potrebbe essere solo parziale, con un abbattimento della sanzione pecuniaria al 20% e un tetto massimo fi ssato al 2% delle entrate correnti. L'attenzione si concentra, come detto, anche sul pareggio di bilancio 2016, con il tentativo di stabilizzare il fondo pluriennale vincolato e di includere anche la quote derivante da debito originata negli anni passati. Importante anche l'emendamento che punta a sterilizzare i ritardi derivanti dall'entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, consentendo di conservare a fpv (anziché riportarle in avanzo) le somme per gare non ancora aggiudicate entro la fi ne dell'anno in corso. Sulla rinegoziazione dei debiti con la Cassa Depositi e Prestiti la parola d'ordine è prudenza, anche per evitare impatti negativi sul bilancio di via Goito e indirettamente su quello dello stato: si prevede un accordo con Anci e Mef, che dovrà anche individuare le coperture per la riduzione delle penali. Previsto anche un programma di riacquisito dei titoli obbligazionari dei comuni analogo a quello già applicato per le regioni. Numerose anche le modifi che proposte alla disciplina sul personale: in pole position l'allentamento del turn-over, circoscritto agli enti virtuosi. Gli emendamenti tentano anche di risolvere la grana sui diritti di rogito dei segretari (sancendone la spettanza a prescindere dalla fascia professionale di appartenenza) e quella dei dirigenti a contratto (che verrebbero esclusi dai vincoli per i contratti fl essibili).

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