A licenziare le linee guida è stata la sezione autonomie della Corte dei conti nella delibera n. 24/ sezaut/2016 che ha anche approvato il relativo questionario rivolto esclusivamente ai municipi, dal momento che per città metropolitane e province il termine per l'approvazione dei preventivi non è ancora scaduto (la dead line è il 31 luglio). Il questionario, previsto in forma semplificata, è articolato in tre sezioni precedute da domande preliminari, volte a evidenziare il livello di ottemperanza agli adempimenti richiesti, per l'attuazione, nel corso del 2016 dell'armonizzazione contabile. Per la riforma, scrivono infatti i giudici contabili, il 2016 rappresenta «un importante banco di prova nella prospettiva della sana gestione finanziaria degli enti locali». Il riferimento, in particolare, è all'adozione del bilancio di cassa, «elemento chiave» dell'armonizzazione poiché, «alla luce del principio della competenza finanziaria potenziata e in vista della necessità di realizzare flussi finanziari in entrata in grado di alimentare i flussi in uscita, avvicina la competenza alla cassa, attraverso la valorizzazione del momento dell'esigibilità delle obbligazioni giuridiche». Le previsioni di cassa, avverte la Corte dei conti, devono tendere sempre più ad allinearsi con le previsioni di competenza, «sulla base dei postulati di veridicità e attendibilità». Attenzione anche alla nota integrativa e al piano dei conti integrato. Intanto ieri è stato emanato il decreto Mef n. 53279 del 20/6/2016 (in corso di pubblicazione nella G.U.) sul monitoraggio del saldo di ? nanza pubblica di città metropolitane, province e comuni per il 2016.