Il segretario generale dell’Ifel è intervenuto nel corso del Workshop internazionale Ifel sull’armonizzazione dei bilanci e della contabilità locale. Antonini (Copaff): “Occorrono riforme strutturali sulla spesa. Basta tagli lineari” .
“L'armonizzazione dei bilanci e della contabilità locale è un tema centrale per procedere verso processi importanti di trasformazione istituzionale. Per far sì che questo avvenga devono verificarsi due condizioni. Rafforzamento ed integrazione, a livello europeo, della politica economica per un controllo più stretto delle politiche di bilancio nazionale e, per l’Italia, l’attuazione del federalismo fiscale”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ifel, Pierciro Galeone, introducendo il workshop internazionale Ifel, che oggi a Roma ha affrontato il tema dell’armonizzazione dei bilanci e della contabilità locale. Per Galeone “l’autonomia finanziaria dei diversi livelli di governo e il coordinamento della finanza pubblica non possono essere realizzati senza comparabilità dei bilanci, corretta aggregazione dei dati contabili e trasparenza delle entrate e delle spese delle amministrazioni”. Secondo il segretario generale Ifel “l'armonizzazione dei bilanci (prevista dal dlgs 118 del 2011 n.d.r.) è in un certo senso un ulteriore passaggio di ricentralizzazione del governo sulla finanza pubblica. Ma questa ricentralizzazione non deve significare una 'ristatalizzazione'”. Per evitare questa evenienza occorre quindi “una partecipazione paritaria dei livelli di governo al coordinamento della finanza pubblica che sia finalizzato alla garanzia della unità economica”. “Senza scomodare le prospettive di una seconda camera dei rappresentanti delle istituzioni territoriali – ha concluso Galeone – sarebbe importante dare un ruolo effettivo alla commissione permanente per il coordinamento della finanza pubblica”.Presente ai lavori anche il presidente della Commissione paritetica sul federalismo fiscale, Luca Antonini, che ha illustrato le sentenze più importanti della Corte costituzionale in materia di finanza locale. Partendo dal suo ultimo libro ‘Federalismo all’italiana’, il presidente del Copaff ha ricordato come “l’anomalia italiana è rappresentata da un federalismo solo contabile” che non ha affrontato, per ora, la riforma in maniera strutturale. Per Antonini, inoltre, “non ha senso fare un federalismo senza la trasparenza dei bilanci” e a questo proposito un aiuto concreto può arrivare dal Dlgs 118 “provvedimento molto importante” che però necessita di aggiustamenti, primo fra tutti “il rientro in questo ambito delle regioni a statuto speciale perché non è pensabile che siano esentate”. Antonini ha infine parlato dei tagli della spending review sui Comuni. “Con la sentenza 193 del 2012, la Corte costituzionale ha sostanzialmente detto che se il legislatore vuole rivedere la spesa deve fare una riforma strutturale e non procedere con i tagli lineari. Questo significa che o si procede con riforme vere, tipo i fabbisogni standard, o dal 2015 ci troveremo con problemi molto seri nei bilanci, dei Comuni in particolare e in generale di tutti gli Enti locali. I tagli lineari – ha concluso il presidente Copaff – non sono più ammissibili” .
“I lavori di oggi confermano la necessità di intervenire sull’armonizzazione dei bilanci sia per quanto riguarda gli enti locali italiani sia per il ruolo trainante del diritto europeo in materia. Per questo, entro marzo, pubblicheremo i lavori di questa giornata di studio così da presentare al nuovo legislatore materiale su cui riflettere”. Lo ha detto il presidente Ifel, Giuseppe Franco Ferrari, chiudendo il workshop internazionale Ifel “L’armonizzazione dei bilanci e della contabilità locale, esperienze internazionali a confronto”, svoltosi oggi presso il Centro documentazione Ifel a Roma.