“Il Milleproroghe ha recepito diverse misure segnalate dall’Anci: dalla proroga dei termini per le assunzioni degli assistenti sociali, all’assegnazione di incarichi temporanei per le scuole infanzia paritarie, fino alle proroghe del termine per l’aggiudicazione di interventi di edilizia e messa a norma degli edifici scolastici. Norme utili a cui però mancano interventi sulla flessibilità finanziaria, sugli enti in disavanzo, sull’ampliamento della platea dei comuni che possono intervenire sulla definizione agevolata dei carichi a ruolo e sulla tenuta finanziaria delle società partecipate”. Lo ha detto il sindaco di Novara e delegato Anci alla Finanza locale, Alessandro Canelli, intervenuto in audizione al Senato sul Milleproroghe davanti alle commissioni riunite Bilancio e Affari costituzionali.
“Le richieste fatte da Anci e accolte – ha spiegato Canelli – contribuiscono solo parzialmente a delineare un quadro certo e stabile per il triennio 2023-25, in particolare sotto il profilo finanziario. Per questo abbiamo individuato quattro principali aree di intervento su cui chiediamo al Parlamento un supplemento di attenzione, così da consentire di facilitare la gestione delle amministrazioni comunali”.
“Per prima cosa – ha continuato il delegato Anci – chiediamo più flessibilità della gestione finanziaria, partendo dalla proroga all’utilizzo degli avanzi di amministrazione anche nelle fasi di gestione e assestamento del bilancio. Riteniamo poi necessario reiterare anche nel 2023 altre norme ordinamentali straordinarie quali il sostegno ai processi di risanamento degli enti in disavanzo e la facoltà di applicare strumenti di agevolazione dei pagamenti anche ai carichi non affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. E poi misure per la tenuta finanziaria delle società partecipate dagli enti locali, in particolare, di quelle in perdita per tre esercizi consecutivi”.
Nel documento presentato, il sindaco di Novara ha poi elencato altri interventi di interesse per i Comuni, tra cui la la proroga a tutto il 2025 dell’operatività Fondo per contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità o cedimenti, che non comporta maggiori oneri finanziari, la proroga al 31 dicembre 2023 del termine per l’aggiudicazione degli interventi finanziati nell’ambito delle politiche di coesione, la facoltà di effettuare assunzioni a tempo determinato del personale di Polizia locale anche in deroga alle limitazioni della spesa per i contratti a tempo determinato e la possibilità per i segretari comunali di restare in servizio fino ai 70 anni di età, su base volontaria.
I materiali del corso "Il controllo sugli equilibri delle società partecipate"sono disponibili in libera fruizione sul sito di progetto “Interventi di supporto e prevenzione delle crisi finanziarie nei comuni”.
Per ottenere anche l'open badge è necessario iscriversi e guardare la registrazione all'interno del corso, previa iscrizione o accesso alla Scuola IFEL.
RELATORI
Carlo Vermiglio, docente presso Università degli Studi di Messina
A oltre cinque anni dall’introduzione del Testo unico delle società a partecipazione pubblica è possibile stilare un bilancio sull’efficacia della nuova normativa in rapporto agli obiettivi perseguiti dal legislatore, sull’impatto che essa ha avuto sulle società a partecipazione pubblica e sulla risposta degli interpreti agli inevitabili problemi applicativi.
Per fare il punto su questi aspetti nonchè sulle novità intervenute a modificare l’assetto normativo originario e sulle interconnessioni con la disciplina recata dal Codice della crisi di impresa di recente introduzione, si terrà a Roma il 26 ottobre l'evento: Le società a partecipazione pubblica.
L'incontro, che si svolgerà dalle ore 14.30 alle 18 in via della Pilotta n. 4, è promosso dal Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili, di concerto con CNN, CNF, ANCI, IFEL ed UTILITALIA. Sarà l'occasione per fare il punto sul tema grazie agli interventi di esponenti delle professioni e dell istituzioni tra i quali Alessandro Canelli, Presidente Fondazione IFEL, Delegato Anci per la Finanza Locale e Sindaco del Comune di Novara e Andrea Ferri, Responsabile Finanza locale Anci - IFEL.
COME PARTECIPARE
E' necessario prenotarsi all'evento tramite il link: https://eventi.commercialisti.it/ Coloro i quali non sono i scritti all'albo dei Dottori Commercialisti dovranno inserire il codice invito "OSPITESPP" per poter finalizzare la prenotazione.
INDIRIZZO DI SALUTO
Giulio BIINO, Presidente del Consiglio Nazionale Notariato
Alessandro CANELLI, Presidente Fondazione IFEL, Delegato Anci per la Finanza Locale, Sindaco del Comune di Novara
Guido CARLINO, Presidente della Corte dei Conti
Elbano DE NUCCIO, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
Roberto GUALTIERI, Sindaco di Roma*
Maria MASI, Presidente del Consiglio Nazionale Forense
*in attesa di conferma
INTRODUZIONE AI LAVORI
Bernardo Giorgio MATTARELLA, Professore ordinario di diritto amministrativo presso Luiss Guido Carli – Dipartimento di giurisprudenza. Direttore del Centro di ricerche sulle amministrazioni pubbliche “Vittorio Bachelet”
TAVOLA ROTONDA
Giancarlo ASTEGIANO, Vice Procuratore Generale in as segnazione alla Procura Generale della Corte dei Conti
Salvatore BILARDO, Ispettore generale capo I.Ge.PA della Ragioneria generale dello Stato
Harald BONURA , Avvocato in Roma
Antonio COLAIANNI, Direttore centrale della Direzione della Finanza Locale del Ministero dell’Interno
Giordano COLARULLO, Direttore Generale Utilitalia
Davide DI RUSSO, Commercialista in Torino Coordinatore scientifico dell’Osservatorio enti pubblici e società partecipate del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
Rinieri FERONE, Consigliere Corte dei Conti, Presidente Osservatorio sulla finanza e contabilità degli Enti locali presso il Ministero dell'Interno
Andrea FERRI, Responsabile Finanza locale Anci - IFEL
Valeria FRANCHI, Consigliere Corte dei Conti – Vicecapo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico
Luigi MARATTIN, Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati
Veronica NICOTRA, Segretario Generale ANCI
Aristide POLICE, Avvocato in Roma Ordinario di diritto amministrativo nell'Università di Roma Tor Vergata
CONCLUSIONI
Tommaso MIELE, Presidente aggiunto della Corte dei conti, Presidente della Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio, Direttore della Rivista della Corte dei conti
Moderatore
Gianni TROVATI, Giornalista del Sole 24 Ore.
Il 27 luglio u.s è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il DM 13 aprile 2022 n.101, recante il nuovo regolamento per l'iscrizione all'Albo dei soggetti “riscossori” e dei soggetti che effettuano esclusivamente attività di supporto propedeutiche all'accertamento e alla riscossione.
Tale regolamento dà attuazione a quanto previsto dal comma 805 della legge di bilancio 2020 ai sensi del quale con decreto del MEF, d’intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, sono stabilite le disposizioni generali in ordine alla definizione dei criteri di iscrizione obbligatoria in sezione separata dell'Albo per i soggetti che svolgono esclusivamente le funzioni e le attività di supporto propedeutiche all'accertamento e alla riscossione delle entrate degli enti locali e delle società da essi partecipate.
Il DM in questione non si limita, tuttavia, a dare mera attuazione al richiamato comma 805, ma estende la sua portata ad una più complessiva opera di revisione della normativa regolamentare di settore, sostituendo sia il DM 11 settembre 2000, n. 289, relativo all’Albo dei soggetti abilitati ad effettuare attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate delle province e dei Comuni, sia il DM 9 marzo 2000, n. 89, recante norme relative alla commissione per la gestione dell’Albo.
Il nuovo DM è articolato in tre Capi, di cui il primo rubricato “Albo dei soggetti abilitati ad effettuare le attività di accertamento e di riscossione dei tributi e delle altre entrate degli enti locali”, il secondo relativo alla disciplina concernente la “Commissione per la gestione dell’Albo” ed il terzo recante le “Disposizioni finali”.
In particolare, il primo Capo riforma la disciplina dell’Albo chiarendo che lo stesso si compone di due sezioni, la prima destinata ai soggetti che effettuano le attività di accertamento e di riscossione delle entrate degli enti locali, la seconda prevista per i soggetti che svolgono esclusivamente le funzioni e le attività di supporto propedeutiche all'accertamento e alla riscossione delle entrate stesse, ivi comprese quelle riguardanti le società partecipate dagli enti locali.
Il Capo primo definisce pertanto destinatari, obblighi e requisiti (tecnici e finanziari, anche alla luce delle nuove misure minime di capitale) per l’iscrizione all’Albo, nonché le cause di cancellazione, decadenza o sospensione dallo stesso.
Con riferimento alle misure minime di capitale, il DM si limita ovviamente a richiamare le previsioni dettate dal comma 807 della legge di bilancio 2020 e da ultimo modificate dal comma 1092 della successiva legge di bilancio del 2021(1).
Per quanto attiene, invece, ai tempi per provvedere all’ eventuale adeguamento dei requisiti finanziari, occorre richiamare quanto disposto dal comma 808 della 160/2019 che dispone che: "I soggetti iscritti alla sezione separata di cui al comma 805 e quelli iscritti all'albo di cui all'articolo 53 del decreto legislativo n. 446 del 1997 devono adeguare alle condizioni e alle misure minime di cui al comma 807 il proprio capitale sociale entro il 31 dicembre 2024".
Nello stesso Capo primo sono poi dettate anche le disposizioni concernenti gli adempimenti che i soggetti iscritti all’Albo devono porre in essere ai fini della revisione annuale per la verifica della permanenza dei requisiti per l’iscrizione all’Albo. Tra questi, si segnala l’obbligo di far pervenire alla Direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale del MEF la relazione sulla gestione dell’attività svolta, inviata all’ente affidante entro il bimestre successivo alla chiusura dell’esercizio finanziario e redatta sulla base di uno schema che verrà approvato con decreto del Direttore delle finanze entro 6 mesi dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del regolamento in questione (dunque entro il 27 gennaio 2023).
Il secondo Capo detta la disciplina concernente le competenze, la composizione ed il funzionamento della Commissione per la gestione dell’Albo.
Il terzo Capo, infine, abroga le precedenti disposizioni che regolano l’Albo e la Commissione e fissa l’entrata in vigore del presente regolamento al quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (pertanto l’11 agosto 2022).
(1) Legge di bilancio 2020, art. 1, comma 807 e smi:
807. Per l'iscrizione nell'albo di cui all'articolo 53, comma 1, del decreto legislativo n. 446 del 1997, o nella sezione separata del medesimo albo, prevista al comma 805, sono richieste le seguenti misure minime di capitale interamente versato in denaro o tramite polizza assicurativa o fideiussione bancaria:
a) 2.500.000 euro per l'effettuazione, anche disgiuntamente, delle attività di accertamento dei tributi e di quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate nei comuni con popolazione fino a 200.000 abitanti;
b) 5 milioni di euro per l'effettuazione, anche disgiuntamente, delle attività di accertamento dei tributi e di quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate nelle province e nei comuni con popolazione superiore a 200.000 abitanti;
b-bis) 150.000 euro per lo svolgimento delle funzioni e delle attività di supporto propedeutiche all'accertamento e alla riscossione delle entrate locali, nei comuni con popolazione fino a 100.000 abitanti;
c) 500.000 euro per lo svolgimento delle funzioni e delle attività di supporto propedeutiche all'accertamento e alla riscossione delle entrate locali, nei comuni con popolazione superiore a 100.000 e fino a 200.000 abitanti;
d) un milione di euro per lo svolgimento delle funzioni e delle attività di supporto propedeutiche all'accertamento e alla riscossione delle entrate locali, nelle province e nei comuni con popolazione superiore a 200.000 abitanti.
Nell’evento promosso da IFEL, con il contributo di Fondazione Cariplo e la collaborazione di ARC dell’Università Cattolica, il delegato alla finanza locale lancia l’idea della creazione del Ministero delle città per il rilancio dei territori e l’utilizzo sano delle risorse poste in essere.
“Creiamo il Ministero delle città perché in città si fanno politiche sociali, educative, sulla sicurezza urbana e sociale, di attrazione degli investimenti e le città crescono di più insieme ai cittadini, sulla base di progetti e situazioni premianti che incentivino agende di sviluppo territoriali”, così Alessandro Canelli, Presidente di IFEL lancia l’idea di creare il Ministero delle città alla presentazione del Progetto Valore Comune realizzato dalla Fondazione con la collaborazione ed il contributo di Fondazione Cariplo e la collaborazione di ARC dell’Università Cattolica.
“La conoscenza della base territoriale, economica e sociale, su cui costruire interventi puntuali – ha proseguito Canelli - è fondamentale all’interno del processo programmatorio innovativo per avere un’agenda di sviluppo urbano connessa alla capacità relazioni e di ascolto. L’evento promosso da IFEL intende portare alla discussione come un nuovo modello di amministrazione comunale possa contribuire alla creazione di migliori impatti sull’ambiente, sulle realtà sociali e sulle economie locali. In questo contesto i Comuni possono avvantaggiarsi facilitando l’aggregazione e lo scambio tra pari, producendo valore comune e nuovo capitale sociale”.
La sperimentazione di Valore Comune, un progetto fortemente voluto da IFEL con il contributo della Fondazione Cariplo e la collaborazione di Arc dell’Università Cattolica, si inquadra in un contesto nazionale e internazionale a favore di processi locali di innovazione, a partire dal presupposto che i territori possano affrontare la complessità del presente attraverso nuove politiche di sviluppo sostenibili e partecipate. Il Valore Comune come amministrazione condivisa e territori generativi.
“L’idea di Valore Comune - ha spiegato il Direttore di IFEL Pierciro Galeone - è quello di promuovere forme strutturate di innovazione locale con la regia dell’amministrazione comunale, aggregando gli attori di una comunità, come istituzioni, imprese, sindacati, volontariato, associazioni tematiche e di filiera, Università. Intorno ad un patto generativo di comunità si può creare un accordo comune che definisca obiettivi strategici locali attraverso una declinazione territoriale dei 17 goals individuati dall’ONU quali driver per uno sviluppo equo, etico e sostenibile. Insieme alla Fondazione Cariplo e con la preziosa collaborazione del Centro di ricerca ARC dell’Università Cattolica IFEL ha in atto sperimentazioni con diverse realtà locali che ci hanno portato ad osservare come il welfare locale sia diventato, di fatto, la missione-chiave intorno alla quale aggregare le altre politiche per rispondere ai bisogni emersi dalla lettura delle condizioni del territorio e come driver dello sviluppo locale”.
Il covid, si è spiegato nel corso dell’evento, ha fatto conoscere ai servizi sociali comunali nuove famiglie e ha costretto a prendere in considerazione nuovi bisogni legati alle nuove povertà. IFEL, in questo contesto, ha generato WILL (Welfare Innovation Local Lab), che ha come capo fila il Comune di Bergamo e che coinvolge altri 8 Comuni come Ravenna, Reggio Emilia, Parma, Padova, Novara, Como, Mantova, Rovigo.
Tra gli interventi previsti, quello di Mauro Magatti, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha puntato l’accento su tre elementi fondamentali nel quadro di un cambiamento globale nell’amministrare oggi le città. “Dalla percezione dei disagi sociali in aumento in una nuova epoca di cui non conosciamo bene i tratti – ha spiegato il sociologo - nel neologismo supersocietà digitale, passando per il welfare, che si incrocia alla questione ecologica e alla trasformazione dell’ambiente naturale attraverso anche azioni di integrazione sociale sia sul versante sanitario, sia sul lato conoscitivo, alle soglie del metaverso”.
Di misurazione del valore finanziario e di intreccio con le politiche pubbliche ha parlato Luigi Corvo di Open Impact dell’Università Bicocca, mentre Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, ha portato il suo contributo illustrando quali siano le risorse per sperimentare nuove soluzioni e che tipo di esigenze emergono da parte dei Comuni in questa rivoluzionaria stagione di grandi investimenti richiesti dal Next Generation EU.
All’incontro hanno inoltre partecipato Michele Bertola, Direttore Generale Comune di Bergamo e Presidente ANDIGEL, Paolo Pezzana di ARC, Daniele Marchi, Assessore al Bilancio e Welfare Comune di Reggio Emilia ed infine Angelo Rughetti, Responsabile Osservatorio sugli Investimenti Comunali Fondazione IFEL, che presentando il progetto di IFEL ha definito Valore comune “come ricerca e innovazione applicata, forma di sperimentazione che non si ferma a tesi teoriche ma che si scontra con le amministrazioni, sia negli aspetti giuridici che economici, cambiando in bene o in male le cose e le persone di cui si occupano”.
Il video dell'evento è disponibile qui.