Da anni ci dicono che la vera ricchezza del paese risiede nell’indubbiamente ingente risparmio dei cittadini. Purtroppo il suo valore pubblico è nullo a meno di tassarlo o di incentivarne il prestito allo Stato. La nostra tesi è che vi sia invece una terza e meno depressiva possibilità: una politica di investimenti ad impatto sociale per impiegarlo direttamente accrescendo la dotazione infrastrutturale del Paese e senza incidere sul debito.
Talk on web Investimenti locali: Spesa Pubblica o spesa di pubblica utilità? Venerdì 22 maggio 2020 Ore 12:00-13:30
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PROGRAMMA
Coordina: Tommaso DAL BOSCO Osservatorio Investimenti Fondazione IFEL
Primo round: Interventi Claudio CACCIAMANI Economista Università degli Studi di Parma Ferruccio DE BORTOLIGiornalista Pietro NEGRI Presidente Forum per la Finanza Sostenibile (SCARICA LE SLIDE) Leonardo BECCHETTIEconomista Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Secondo round: Q&A Risposte alle domande inviate via chat dai partecipanti
Conclusioni Guido CASTELLI Presidente Fondazione IFEL
IL TEMA
Una grande massa di risorse pubbliche nei prossimi mesi sarà impiegata per sostenere l’impatto del congelamento dell’economia nazionale a seguito dell’epidemia Covid-19. In un Paese già fortemente indebitato e con una grande necessità di sostenere la crescita, i Comuni dovranno provare tutte le strade, per realizzare o rinnovare le opere pubbliche di cui hanno urgenza. Una di queste strade è quella di favorire l’impiego del risparmio privato, oggi sempre più orientato all'impact investment (ESG), attraverso l’utilizzo di strumenti di ingegneria finanziaria come i fondi comuni di investimento ad apporto.
Tali strumenti hanno bisogno però di un approccio nuovo, soprattutto per conseguire le dimensioni di scala necessarie per confrontarsi col mercato dei capitali. Tutto ciò non trova riscontro nelle prassi ordinarie delle pubbliche amministrazioni, più orientate a gestire processi standard secondo il tradizionale schema della spesa pubblica: indebitamento / appalto.
Ci sono le condizioni per cambiare paradigma e passare dal debito all’equity per una spesa di pubblica utilità? Quali sono i vantaggi e quali i rischi di questa prospettiva? Quali le potenziali pipeline da sottoporre ad eventuali investitori?